Il dottore più famoso di tutti i tempi è tornato e ha debuttato con il nuovo volto dello scozzese Peter Capaldi.
Nel primo episodio “Deep Breath” dell’ottava stagione, andato in onda sabato 23 agosto su BBC One, Capaldi ha cosi sostituito Matt Smith diventando il tredicesimo Dottore, l’alieno che grazie alla sua capacità di rigenerarsi è stato finora interpretato da ben dodici diversi attori.
Ma torniamo al dottore… Sicuri di trovarci di fronte all’ennesima puntata strabiliante di Doctor Who, questa volta la nostra attenzione, come quella del resto del pubblico, era tutta rivolta alla scoperta di Peter.
Com’è quindi questo nuovo Dottore brizzolato e dal volto un po’ scavato?
A nostro avviso non è niente male!
Il Dottore, letteralmente spuntato fuori da un dinosauro femmina nella Londra vittoriana, appare molto confuso. Bellissima la similitudine tra il Dottore e l’animale che riuscirà a toccare il suo cuore. Lui si sente affine a lei per molte cose: è l’ultimo della specie, lontano dal suo mondo, si sente braccato, solo, nessuno pare volerlo aiutare e vorrebbe tornare a casa. Nessuno lo riconosce. Nessuno capisce davvero la sua anima, nemmeno lui stesso.
Ok, ma come mai questo volto? Anche il Dottore continua a chiederselo.
Se ben ricordate, l’attore Peter Capaldi aveva interpretato Caecilius in “The Fire of Pompei”, uno dei sopravvissuti all’eruzione. L’uomo che, con la sua famiglia, ha avuto una seconda possibilità: definizione abbastanza calzante di questa rigenerazione considerato il fatto che questo è un secondo ciclo di rigenerazioni. Che Moffat ci abbia voluto passare questo messaggio?
Scelta estetica a parte, la perplessità maggiore di tutti ha riguardato l’età dell’attore. Il fascino della giovinezza a cui ci eravamo abituati ha lasciato il posto alla saggezza di un età più matura?
Rispetto ai suoi predecessori, in particolare a Matt Smith che è stato il più giovane attore ad avere interpretato il Dottore (26 anni), Capaldi è quello più vecchio (56 anni), superando addirittura William Hartnell.
Le ragioni di questa scelta dunque?
La prima e la più ovvia probabilmente è che, dopo diverse incarnazioni “giovani”, fosse arrivato il momento di tornare ad una figura più anziana, più vicina alle prime versioni del personaggio.
La seconda è da attribuire alle recenti scoperte della trama: il War Doctor ha cercato in tutti i modi di fuggire da ciò che aveva fatto e che era diventato, rifiutandosi di “crescere” e apparire per quello che è realmente, un vecchio di migliaia di anni. Il risultato di questo rigetto è stata la scelta di ringiovanire ad ogni rigenerazione. In questo senso, l’aspetto giovane, come ci spiega Vastra nel primo episodio di questa nuova stagione, è una maschera, o meglio una faccia che indossava per essere accettato, non solo dagli altri, ma anche da se stesso. Dopo la scelta avvenuta nello speciale “The Day of the Doctor”, il Dottore è finalmente pronto ad accettare e a mostrare la sua vera natura.
Nonostante queste plausibili spiegazioni ai più la scelta ancora non convince. Anche la compagna di viaggio Clara Oswin molto dubbiosa faceva fatica a riconoscere il suo migliore amico e compagno di mille avventure in questo nuovo volto.
Ma Peter Capaldi e il suo dottore appaiono brillanti, intelligenti con forse una connotazione più fredda e risoluta. L’attore porta sullo schermo un Dottore meno eccentrico dei precedenti, ma non per questo meno carismatico.
Alla fine è solo una nuova incarnazione ma tutto quello che è successo, tutto quello che lui ha vissuto è sempre li, nella sua mente. Lui è sempre la stessa persona. Questo dottore quindi non ci deve colpire e non deve essere giudicato per il suo aspetto ma per il suo spirito.
E a Clara è bastato allungare una mano per capire che il suo Dottore era sempre li con lei. (E con noi!).
Certo anche l’apparizione a sorpresa di Matt Smith, che consegna il testimone a un nuovo ma vecchio dottore, ha aiutato ad accettare il passaggio oltre che ad essere una vera chicca della puntata. “Quell’uomo con cui sei, l’uomo con cui spero che tu sia, è spaventato quanto te, anche se non vuole ammetterlo. E ha bisogno di te”
Molto bella anche la scena successiva. Il Dottore si avvicina alla ragazza e le dice:
“Allora ti ha fatto una domanda. Lo aiuterai?”
“Non avresti dovuto sentire!” replica lei stizzita.
E lui, con aria molto triste, le risponde: “Non ne avevo bisogno. Ero io che parlavo. Sono qui davanti a te. Non al telefono. Ma non mi vedi! Hai idea di come ci si senta? Ti prego vedimi e basta!”
Clara allora lo guarda a lungo negli occhi, alla ricerca del suo amico e quando finalmente lo vede, lo abbraccia.
Impacciato lui risponde: “Non sono tipo da abbracci ora!”
E lei, caparbia come sempre, ha l’ultima parola: “Non è una cosa che puoi decidere tu!”
Anche nella seconda puntata ritroviamo il Dottore con i suoi conflitti interiori che tormentano la sua rinnovata personalità. E, non a caso, queste problematiche emergono dall’ incontro con la sua nemesi storica: i Dalek.
Sempre spaventato, domanda a Clara, “sono un brav’uomo?”. Lei risponderà “Non so…”. Come lei anche noi ancora non lo sappiamo. Possiamo dirvi che di sicuro è un bravo… attore!
Il fatto che sia o non sia un brav’uomo non importa, teniamo sempre conto che lui non è un “uomo” e il dubbio che a lui sale può essere la conseguenza della sua “forse” infatuazione con la bella Clara, e quindi cerca in lei una qualsiasi approvazione. Ma sinceramente a noi piace il fatto che sia anche un po’ menefreghista, lo rende diverso e più interessante dei suoi predecessori.
Un’ottima mimica e gestualità, sempre pronto con battute sarcastiche e calzanti. Buon sangue scozzese non mente.
In attesa dei prossimi episodi e che la personalità del nuovo Dottore prenda meglio forma di una cosa siamo certi: il Tardis è in ottime mani.
Doc & Carlo Marchetti