All’età di dieci anni ero convinto che raggiunti i venticinque sarei stato sicuramente sposato e avrei avuto sicuramente due figli, un maschio e una femmina. A vent’anni, ero altrettanto convinto che i trenta avrebbero rappresentato la soglia oltre la quale quei “sicuramente” sarebbero andati tutti al loro posto.
Oggi, a sole due lunghezze da quel traguardo, qualcosa mi ha fatto venire il dubbio che forse io della vita non ci ho proprio capito un cazzo, con tutti quei sicuramente. Qualcosa ha instillato in me il sospetto che la vita inizi a farsi davvero interessante superati i settanta, l’età in cui tutti quei pensieri sul futuro non vanno troppo lontano e ci si gode il presente, un giorno alla volta. Quel qualcosa non è stata un’esperienza pre-morte bensì Grace & Frankie. Vorreste sapere subito come, vero? Allora della vita, e di quello che ho scritto sopra non avete capito un cazzo nemmeno voi. Ci vuole pazienza. C’è tutto il tempo, sicuramente.
Sono Marta Kauffman (Friends, amen) e Howard J. Morris a dar vita, nel 2015, alla serie Netflix che affianca l’attrice premio Oscar Jane Fonda nel ruolo di Grace e l’attrice comica Lily Tomlin, nei panni di Frankie. Guardare Grace & Frankie è come un viaggio in compagnia di un’anziana e saggia donna che dolcemente, appena partiti, mette subito in chiaro una cosa: la vita, miei cari, non conosce età per sbattersene delle vostre sicurezze. Questa è solo la prima delle lezioni di vita che la serie vi darà, quella che dà il via alla storia narrata nel corso dei 52 episodi, distribuiti lungo 4 stagioni.
Grace & Frankie apprendono la successiva lezione contestualmente alla prima proprio quando scoprono l’amore gay che lega i loro mariti da ormai 20 anni: la vita ha uno strano senso dell’umorismo. Ma non è forse vero che ogni sentimento può restare celato, ma non taciuto per sempre? Tutto questo però non può accadere senza conseguenze.
Per le due donne inizia così un’avventura rivoluzionaria, superati i 70 e abituate ormai a vivere con sicurezza due vite tanto diverse quanto diversi sono i loro caratteri. Grace, racconta di una donna raffinata, snob, capace di fondare una società di successo, crescere con doveroso distacco due figlie, governare una casa e una quotidianità fatta di eventi mondani e chiacchiere con le amiche, tutto senza mai smettere di reggere un Martini nell’altra mano.
Frankie, all’opposto, ricalca i tipici e talvolta stereotipati tratti della hippie non ancora rassegnata all’idea che il male non si celi dentro ogni apparecchio elettronico. Capace però di infondere (e di infusi se ne intende) la propria luce tanto ai due figli adottivi, quanto alle figlie di Grace. La storia, in fondo, ricalca senza troppi giri di parole uno dei format più classici e apprezzati delle sit-com, La strana coppia (scegliete voi quale versione). Le due protagoniste si trovano infatti a convivere sotto lo stesso tetto della stessa casa sulla spiaggia, e con loro convivranno due caratteri e due modi completamente opposti di affrontare la stessa, amara prima lezione. Le stesse emozioni, paura, confusione e incertezza, verranno affrontate con fiducia, coraggio, una solida base economica e una sana dose di ironia. Perché, superato lo shock iniziale, è l’amore, fosse anche quello reso forte dall’abitudine, a legare questa strana famiglia che ci farà conoscere e apprezzare ognuno dei suoi componenti. Una famiglia forse ancora più unita da quella che, in fondo, non è stata altro che una paradossale ristrutturazione interna. E qui arriva la lezione più positiva di tutte: ogni cambiamento genera un numero illimitato di nuove opportunità.
Le premesse sono quindi allettanti e il ritmo godibile. Dopo avere opportunamente mescolato, alzato e distribuito le carte in tavola, gli episodi scorrono fluidi, uno dopo l’altro, senza richiedere un particolare sforzo d’attenzione, come si confà a una sit-com. Questo, da un lato, fa di Grace & Frankie una serie di compagnia mentre si prepara la cena o si sta a tavola, ed è qualcosa che si può tornare ad apprezzare in un periodo di lunghi film vestiti da serie tv che non concedono attimi di tregua. Dall’altro, rischia di far perdere in parte quel potenziale innovativo che incuriosisce e spinge ad andare avanti. Infatti, è dalla terza stagione che i toni tornano a farsi più accesi e con loro gli episodi tornano di nuovo interessanti. Grace & Frankie aggiungono, insomma, una nota vibrante alle proprie vite. Già, perché qui i temi della vita vengono trattati tutti, con il corretto equilibrio tra serietà e ironia. Ed è qui che giungiamo all’ultima lezione: niente smette di essere interessante e godibile, a qualsiasi età.
È proprio questo che fa di Grace & Frankie una serie che merita il vostro tempo. Perché sembra prenderti per mano quando sei stanco dopo una giornata passata a preoccupati per lavoro, famiglia, mutuo, e con un sorriso comprensivo, sussurrarti: sei a casa, rilassati e guarda, non ci hai mai pensato lo so, ma guarda quanto potrà essere ancora divertente ed entusiasmante la vita, il futuro è ancora tutto da vivere. Questo fa Grace & Frankie, vi allunga la vita.
Con un finale di quarta stagione inaspettatamente aperto aspetterete l’uscita della quinta come aspettereste il pranzo della domenica, per lasciare passato e futuro al proprio posto, e godervi ogni attimo in famiglia, con tutte le lezioni che aspettano ancora di essere apprese.
Voto 4 vibratori su 5
Alessandro