Star Wars -L’ascesa, o meglio la caduta di Skywalker-

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Erano mesi che giravano voci sul fatto che l’episodio IX di Star Wars stesse raccogliendo critiche persino nelle più ristrette anteprime.
E, dopo averlo finalmente visto in IMAX, posso affermare che L’ascesa di Skywalker è un film zeppo di difetti e del tutto privo di coraggio. È figlio di un fan service mal riuscito e di una sbrigativa voglia di chiudere tutte le fila. In soli 5 minuti di pellicola viene cancellato tutto ciò che episodio VII e VIII avevano costruito, rendendo del tutto superflua la loro esistenza.

Iniziamo dunque ad analizzare i punti deboli della vicenda;

I ripescaggi dei vari personaggi culto della saga sono pacchiani, inutili e a tratti imbarazzanti; i dialoghi di Carrie Fisher son fin troppo palesemente rimasugli di scene mai usate, l’apparizione di Solo per far la paternale al figlio mette i brividi e Lando era meglio se non fosse stato riesumato dalla pensione. Persino Luke che stile Cortana cancella tutto ciò che era stato nei due episodi precedenti per salvare la situazione di Ray sarebbe meglio rimuoverlo dalla memoria.

La riproposta stessa di Palpatine è debole, per quanto possa innescare vecchi ricordi ed antiche emozioni in qualunque appassionato della saga, il suo tempo era già stato fatto e si sarebbe potuta trovare una soluzione nettamente più succulenta, visto che i fan stessi tra le mille teorie ne avevano partorite di parecchio interessanti.

Ogni mossa coraggiosa del film si esaurisce nell’arco narrativo di 3 minuti, salvando la situazione e riportandola al punto di partenza senza che nessuno dei personaggi abbia compiuto uno sviluppo o abbia lasciato il segno nella trama. Vedisi per la temporanea morta di Chewie, dove Abrams azzarda la dipartita di uno dei personaggi più amati, in modo cinico e inaspettato, salvo poi ricucire il tutto con un “probabilmente si trovava su un’altra navicella” a salvarlo 3 minuti dopo. Medesima sorte-non sorte tocca a C3PO.

Vengono poi introdotti nuovi personaggi che hanno lo stesso spessore degli ultimi Iphone; superficiali, mal scritti, mediocri. Togliendone uno qualunque, se non tutti, dalla trama nulla cambierebbe.

Abbiamo poi Kylo Ren con più sbalzi d’umore di una donna in dolce attesa che grazie al cielo viene salvato dal fatto che Adam Driver è un attore con la A maiuscola che si sta sempre più imponendo di quel di Hollywood.

Passiamo poi a Ray, fulcro di questa vicenda, confusa anche lei sul fatto che sappia o non sappia parlare con i Jedi passati, li sente un po’ quando le fa comodo diciamo. Per non parlare poi del fatto che nel discorso finale con Palpatine viene avvisata del fatto che sia costretta a scegliere tra il lasciare in vita il nonno o ucciderlo e prenderne le veci. Dopo qualche istante di smarrimento del “lo uccido, non lo uccido” grazie ai beneamati Jedi tramite cui è riuscita finalmente a mettersi in contatto stile ET telefono casa ed aiutandosi con le spade laser di Luke e Leila gli toglie la vita, ma come per il resto della pellicola conseguenze zero.

Ecco forse è questo il difetto più grande del film, il fatto che non vi sia una redistribuzione delle forze, il fatto che qualunque azione, qualunque presa di posizione sia fasulla e priva di conseguenze, Abrams aveva solo lo scopo di arrivare dal punto A al punto B e pare non abbia posto attenzione a tutto ciò che vi stava in mezzo. Perciò ci troviamo dinnanzi a personaggi sconclusionati, finali raffazzonati, soluzioni di continuo del tutto criticabili e spiegazioni fin troppo semplici e superficiali. E a tal proposito mi riferisco alla spia dell’Impero, presentata in un modo davvero squallido e ridicolo ed eliminata nel medesimo modo, al modo tramite cui riescono ad accedere agli alloggi di Ren, al modo in cui riescono, grazie ad un’illuminazione priva di indizi di Finn, a distruggere la flotta di Palpatine.
Probabilmente di espedienti criticabili ne ho dimenticati parecchi, perché ve n’erano più di quelli in questo film che di calorie in un big Mc. Son forzati persino gli abbracci finali, dove random appare un’effusione tra due donne, che mi spiace ma è stata inserita unicamente per provare ad accontentare chi da anni chiedeva una coppia omosessuale, nello specifico l’unione Finn-Poe, ma non basta un’immagine fugace per dimostrare adesione al movimento LGBT.

Fortunatamente la colonna sonora rimane sempre inattaccabile e così la messa in scena; vi sono diverse inquadrature memorabili sin dai primi minuti in cui vediamo Kylo Ren alle prese con Palpatine in una cupa sequenza o lo scontro tra Ren e Ray sui relitti della Morte Nera in balia di un mare in tempesta.

Se siete fan della saga, tra tutti gli omaggi, per quanto miseri, almeno uno vi darà la gioia sufficiente per provare quel minimo di emozione che non vi farà pensare di aver sprecato denaro. E poi c’è sempre la questione che comunque, quando ci si è affezionati, vedere un film del genere al di fuori della sala rimane sempre uno spreco. E poi ci rimangono The mandalorian e baby Yoda, per pensare che forse la Disney qualcosa di buono lo sta facendo.

Ed ora mi rivolgo direttamente a te caro Abrams; per il futuro ricorda che un “ti devo parlare” o affini non va mai detto, soprattutto se poi ti dimentichi dei tuoi personaggi.

Camilla.

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