“The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro” la recensione della Premiere.

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Carissimi ben ritrovati. Scusate la latitanza ma cause di forza maggiore hanno trattenuto il vostro affezionatissimo lontano da voi, spero che con questo articolo riesca a farmi perdonare.b3a10abef396f68423bc6a60d2bbf40cb78298afa309f51c76c94130124b681c

 

Una serie di fortunate coincidenze, ieri sera, mi hanno portato in quel di Milano insieme a dei colleghi di lavoro per la premiere nazionale del film “Amazing Spiderman 2: il potere di Electro”.16f1f9018e237907a6bac474e5752ab2
Il cinema che ci ha ospitato é il “The Space”, proprio accanto al Duomo, il quale ringrazio sentitamente per: la cordialità delle maschere e per averci fatto pagare 3 bottigliette d’acqua 6€.

 

La location era blindatissima, squadre antipirateria armate fino ai denti, hanno spento e imbustato i nostri smartphone per paura che potessimo catturare immagini e trasmetterlenell’internet, ma si sono dimenticati di una cosa essenziale, l’informazione non si può fermare, l’informazione non si può imbavagliare, quindi io ho deciso di scrivere questa recensione e aggiornarvi su come sarà il film e che negli ultimi 15 min di pellicola Gwen Stacy muore e Spiderman rimane nuovamente da solo come un babbo di minchia.

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Nel complesso il film non é stato così male, certo é che anche questa la frase “era meglio il trailer” ci ha azzeccato alla grande.

 amazing-spider-man-2-green-goblin-dane-dehaanLa storia riprende da dove avevamo lasciato il nostro “amichevole Spiderman di quartiere” nel primo film: lui in giro a salvare New York dai criminali con al suo fianco la bellissima Gwen e dei sensi di colpa giganteschi per avergli fatto ammazzare il padre. La trama verte tutta sulla Oscorp e su Harry Osborn: figliol prodigo di Norman Osborn ed erede dell’intera compagnia dopo la sua morte. Che poi, siamo veramente sicuri che Norman sia morto? No!! Duranteelectro-amazing-spider-man-2-comparison il film non fanno vedere il cadavere e se nei film della Marvel non c’è il cadavere, non c’è il morto. Il povero Harry scopre di avere la stessa malattia degenerativa del padre e fa di tutto per curarsi, compreso iniettarsi il veleno dei super ragni modificati dal padre di Peter, questo lo renderanno “Green Goblin” il famigerato super cattivone. Nel mentre troviamo anche il signor Max Dillon, ingegnere elettronico alla Oscorp che grazie a un incidente di laboratorio si trasforma in “Electro” altro super cattivone con complessi di inferiorità nei confronti di Spidey. Per rendere ancora più facile la vita a Peter Parker condiamo il tutto con: i sensi di colpa sopra citati, le difficoltà finanziarie della zia, le rottura con la fidanzata, il senso di abbandono per essere stato lasciato dai genitori in tenera età e difficoltà erettili (questo non lo fanno vedere ma fidatevi). Dopo mille peripezie tutto si risolve bene, Electro viene disintegrato da una scarica di corrente troppo forte da contenere, Goblin viene catturato e messo in prigione, Gwen muore per mano del Goblin nel combattimento finale e Peter si dispera per non averla salvata. Ma in tutto questo l’altro super cattivone che si vede sia nel trailer che nei cartelloni “Rhino” dove é? Compare negli ultimi 3 min di film, ingaggiato proprio da Harry, che intende formare un piccolo “gruppo” di persone, qui capiamo tutti che si tratterà dei “Sinistri Sei”, per riprendersi in mano la città e vendicarsi di Peter. Spiderman e Rhino cominciano a combattere e Zambanambum finisce il film. Grazie.The-Amazing-Spider-Man-2-Rhino-EW

 

Tirando le somme il film è stato godibile, certo è che 142 minuti sono un tantinello esagerati se non hai dei dialoghi spumeggianti, e credete a me, questo film non ne ha, ma in sua difesa ha delle ottime scene di azione e i combattimenti sono talmente gustosi che riescono a tenere sveglio il pubblico.

Come detto prima il trailer sicuramente da delle aspettative troppo alte che il film non riesce a mantenere, ma negli ultimi tempi, possiamo ormai dire, di esserci abituati.

 

Con questo amici miei vi abbraccio tutti uno a uno e vi do appuntamento alla prossima.

 

Carlo Marchetti.

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