Avete presente quando siete a casa, cazzeggiando beatamente su Youtube, e vi capita un Trailer con i controcazzi e pensi “PRENOTATO, questo film da vedere assolutamente”, e per fare il “ganassa” giri il suddetto trailer a tutti i tuoi amici. Ecco la stessa cosa è successa con questo film:
The Consuelor – Il Procuratore
Ogni volta che lo guardi ti esalti ancora di più, come un bambino davanti a una nuova puntata di Peppa Pig cominci a dondolare sulla sedia eccitato al pensiero che una di queste sere, finalmente, andrai a vedere questo capolavoro. Per non bastare, ci si aggiunge anche un cast stellare: Michael Fassbender (300, Inglourious Basterds, X-Men: First Class), Cameron Diaz (The Mask, There’s Something About Mary, Bad Teacher), Javier Bardem (No Country for Old Men, Skyfall) e Brad Pitt (Thelma & Louise, Snatch, The Assassination of Jesse James by the Coward Robert Ford).
Unica nota stonata di tutto questo ben di Dio è il regista Ridley Scott, non fraintendetemi, lo ammiro enormemente per tutto il lavoro che ha fatto, come ad esempio “Legend” e “A Good Year”, ma diciamocela tutta, con “Prometheus” ha proprio fatto una grande cazzata, cioè alla fine bastava che corressero a destra o a sinistra dell’astronave, correre esattamente sotto la sua lunghezza è proprio da mongoloidi!! Ma andiamo avanti…
Arriva la gran sera, io e alcuni amici ci troviamo per l’atteso film, prendiamo snack e beveraggi vari, entriamo in sala, ci mettiamo comodi sulle nostre poltrone e la pellicola comincia a scorrere.
Premettiamo una cosa, io non sono un critico, non ho studiato cinematografia, regia, fotografia e cazzi vari, ma lasciatemelo dire il film era veramente una MERDA!
La trama è molto semplice, c’è Fassbender, avvocato (non diranno mai il suo nome, lo chiameranno sempre avvocato) di successo che per qualche motivo a noi ignoto finisce al verde e si implica in affari molto loschi con un suo amico/cliente/socio in affari Bardem. Questi affari ruotano tutti nello spostare dal punto A Messico al punto B Chicago un quantitativo di droga del valore di 20 milioni di dollari. Nel mezzo troviamo Pitt che fa da intermediario tra il “cartello” e i nostri amici, e Diaz che fa il “Troione” per tutto il film. E non uso il termine “Troione” a vuoto, a circa metà del film la Signora Diaz si scopa letteralmente una Ferrari, e posso assicurarvi che è l’unica scena che merita i soldi del biglietto. Comunque, per farla breve, qualcosa va storto, e l’affare viene intercettato, da chi, come e perché non ve lo dico perché non voglio essere l’unico stronzo ad aver visto questo film, se lo volete sapere ve lo dovrete gustare anche voi.
La trama in se è anche accettabile, ma è proprio qui che viene il bello, il motivo per cui questo film ha deluso tutte le mie aspettative è perché Signor Scott ha voluto trasformare un film sul traffico di droga e i gangster messicani in un film dove tutti parlano, danno consigli, trovano morali sulla vita, l’amore e la morte… eh no cazzo! Io voglio vedere sparatorie serie, voglio vedere un Brad Pitt che tira fuori una mitragliatrice Uzi e mi ammazza 12/15 persone in ogni scena, voglio vedere Bardem che sniffa il suo peso in cocaina e si fa ammazzare stile Scarface. Questo volevo vedere, e non 4 stronzi che passano tre quarti del film a parlare, parlare e parlare.
Unica nota positiva in tutto questo è il cameo del mitico Dean Norris (il cognato di Walter White in Breaking Bad) che chiacchiera beatamente con uno del cartello del perché insieme ai barili di droga, i narcotrafficanti, mettano anche un barile con all’interno un cadavere a caso. Scena molto istruttiva.
Dopo il mio sfogo, non vi dirò di bollare questo film come inguardabile, perché magari sotto un occhio esperto, preparato e tecnico è il miglior film del mondo, ma l’unica cosa che vi posso dire è:
ERA MEGLIO IL TRAILER
Signori e Signore tanti saluti e alla prossima.
Carlo Marchetti